Gigi Vidris
Pola
1897-Torino 1976
Autodidatta, si occupò di grafica e pittura ma
eccelse nelle vignette che per lunghi anni avrebbe fornito soprattutto alla
rivista Candido di Guareschi. Passato da una vena iniziale che riusciva a
coniugare il grottesco con le sinuosità
più eteree del Liberty ad una grafica dei primissimi anni '20 (Distillerie
Ausonia, 1922) che nulla aveva da invidiare ad artisti come Mauzan o Maga,
Vidris (Vidrich, in origine) rivelò una pittura originalissima, seppur inseribile nella dimensione del Novecento. Fu, con le
vignette su El Spin di Fola (1945/47), il cantore della tragedia dell'esodo del
popolo istriano.
(AA.VV., Nei dintorni di Dudovich, Catalogo
della mostra, Modiano, Trieste 2002)
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1922
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