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                           HENRY DE TOULOUSE-LAUTREC

Albi 1864  -   Chateau de Maltoné 1901


Pittore attualissimo, con lui l’arte non è più contemplazione della realtà, ma si cala nella vita, nella società.
La sensazione come stimolo psicologico. Parte dell’Impressionismo, ma lo supera.
Ammira Degas e le stampe giapponesi.
Ha prodotto 35 manifesti di fondamentale importanza.
Stile: studio accurato dei volti e della psicologia dei personaggi, assenza di panneggio nei costumi. Uso della figura.
Composizione non statica. Lettering allineato, ma sempre studiato come parte integrante
dell’immagine, in subordine a questa. 

   
In seguito a due gravi incidenti giovanili divenne storpio; ciò avrà un'influenza decisiva nella sua vita e per la sua arte che, precocissima, diviene una passione ossessiva. Dopo aver frequentato il Liceo Condorcet, a Parigi, dove stringe amicizia con Maurice Joyant, che sarà il suo maggior biografo, entra a studiare nell'Atelier di Bonnat e quindi in quello di Cormon, dove apprende le tecniche della pitura classica, che bern presto abbandona perché affascinato dall'Impressionismo.Nel 1891 disegna il suo primo manifesto per il Moulin Rouge. Nel 1893 espone alla Galleria Gouspil. Nel 1894 partecipa alla mostra della "Libre Esthétique", a Bruxelles, e nel 1895 inizia la sua collaborazione alla rivista "Le Rire" e a "La Revue Bianche", che continuerà per tutto il resto della sua breve vita. La sua produzione cartellonistica si limita a 32 manifesti, ma essi influenzarono tutta la grafica dell'Ari Nouveau, proiettandola verso l'arte moderna. I suoi manifesti, che disegnava direttamente sulla pietra litografica, testimoniano la sua straordinaria libertà culturale ed artistica. Disegnatore preciso e acutissimo osservatore, limita i mezzi espressivi ai soli effetti che vuole raggiungere. Così in due famosi manifesti, egli espresse l'aggressività del cabarettista- cantante Aristide Druant (1893) ed i sentimenti della danzatrice Jane Avril (1894), che devono l'immortalità alla magia della sua arte. Altri manifesti celebri: L'Artisan moderne (1894); Babylone d'Allemagne (1894); La Vache enragée (1896); La Troupe de Mademoiselle Eglandine.
(Venturini Nestore, Drink posters,  Franco Muzzio Editore, Padova 1988)

 


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(Imprimerie Mourlot)


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