![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
Invancice (Cecoslovacchia) 1860 - Praga 1939 Pittore
e disegnatore tecnico, fu uno dei promotori del “modern style”. Pittore, grafico, incisore, illustratore. Dopo una lunga permanenza a Vienna come scenografo e a Monaco come restauratore e
decoratore, nel 1887 si trasferisce a Parigi dove il suo primo manifesto per Sarah
Bernhard lo fa
salutare maestro dell'Art Nouveau e gli procura importanti contratti. Tra il 1896 ed il 1902 Mucha produce
i suoi migliori manifesti: Job (1896), Salon des Cents (1896), Bénédictine (1896), Lorenzaccio (1896), La Dame azix Camelias (1896), La Trappistine
(1897), Champagne Ruinart (1897), Bieres de la Meuse (1897), Moèt & Chandon Champagne
White Star (1899), Moèt & Chandon Champagne Dry Imperiai (1899), Nectar Liqueur
Superfine (1899), Champagne Heidsieck & Co. Manopole (1901). Nel 1904 Mucha si trasferisce in America dove si dedica alla scenografia e alle decorazioni
teatrali, a New York, ed all'insegnamento del disegno, a Chicago. Poco prima della Grande Guerra Mucha ritorna a Praga dove esegue la sua più importante
opera: L'Epopea Slava, una serie di grandi pannelli a tempera ed olio in cui viene celebrato lo
spirito epico del popolo cecoslovacco. Mucha, già vecchio e malato, vide calpestare la sua terra dal tallone di quella nazione che gli
aveva dato l'humus culturale della sua giovinezza, la Germania. Perseguitato dalla
Gestapo, non seppe resistere
all'umiliazione degli interrogatori. Fu sepolto nel castello di Vysental, dove riposano gli artisti cecoslovacchi. One
of the main exponents of Art Nouveau (chief work done in France); painter;
graphic artist; designer of stained-glass Windows, furniture, carpets,
stage sets, important book illustrator and calendar artist, major figure
in poster history, his first Bernhardt poster winning him lasting
fame. Dopo una prima giovinezza movimentata, si iscrive
all'Accademia delle Belle Arti di Monaco di Baviera (1884) e inizia la sua
avventura di pittore che era partita da una dimensione di autodidatta. Si reca a
Parigi alla fine degli anni '80 e, nel 1894, disegna il suo primo manifesto
(Gismonda) con cui inizia un periodo di lavoro per l'attrice Sarah Bernardt. Da
quel momento, e sempre di più, si apriranno le porte della fama e del successo.
È del 1896 il ciclo delle Quattro Stagioni e dell'anno dopo l'esposizione al
Salon des Cent. Disegna gioielli e bronzetti, fa grafica di ornamento, per
riviste e per pubblicità (Job); è a Parigi, a New York, con grandi successi e,
soprattutto, diventa il pittore dell'animo slavo per cui produce una serie di
lavori dedicati all'epos della sua gente.
Pagina 1(fino al 1898) - 2(1899-1939)
|