Parigi 1863-1932 Nizza. Pittore e grafico. Nato a Parigi il 31 maggio 1838, morto a Nizza il 23 settembre 1932.
Dopo una lunga esperienza litografica presso alcuni stabilimenti londinesi, Chéret torna a
Parigi ed apre un suo stabilimento da dove usciranno i suoi circa 1.200 manifesti.
Nel 1893, sotto l'influenza artistica di Toulouse-Lautrec, si allontana temporaneamente dallo
stile dell'impressionismo, adottato sino allora, per seguire lo stile decorativo e aprospettico delmaestro di Albi. Ma ben presto
ritorna prepotentemente all'impressionismo, per diventarne il più insigne rappresentante per quanto riguarda la cartellonistica di
tutti i tempi. Il suo disegno vivace, con toni ora piccanti ora frivoli, seppe cogliere il clima dei salotti
parigini dei varietà, delle canzoni e delle danze, mitizzandoli in uno dei suoi più ammirati
manifesti, quello per la danzatrice Loie Fuller, il cui frufrù mescolava colori vivaci a perfetti
accordi nel succedersi delle movenze. Chéret fu l'inventore del manifesto moderno. Nel
manifesto egli cercava 1 effetto immediato, trascurando l'informazione scritta. E questo effetto lo trovava sempre m un gaio e
colorito motivo centrale, una figurina di donna effervescente e dai colori luminosi che calanutava lo
sguardo del passante. Suoi manifesti celebri sono: La Jolie Jardinière (1891); Olympia (1892); Vin Mariani (1894);
Job (1895); Quinquina. Dubonnet (1895); Pastillet Poncelet (1896). Chéret lavorò anche per l'editore Albert
Lang, il fondatore del settimanale politico-satirico
"Simplizissimus", di Monaco, per il quale disegnò una bellissima copertina per l'edizione tedesca
di "Parisiennes" di Marcel Prévost. Leading lithographer; set up his own shop, specializing in
posters, in 1866 (in 1881 this shop became part of thè Imprimerie Chaix, publishers of Les Maìtres de l'Affiche), after selling shop,
continued doing commerciai graphics, but also paintings, tapestry cartoons, etc., combining rococò grace and modern Parisian
elegance, created a true poster style (rather than imitation of oil paintings), first major poster artist to draw directiy on
lithographic stone. "Uomo di litografia" sviluppa la sua
conoscenza con studi tecnici in Inghilterra. Già alla fine degli anni '50
dell'800 dà alle stampe le sue prime prove cromolitografiche. Debitore nei
confronti della pittura francese del '700, memore di Fragonard, trasferisce nel
manifesto il principio della "belle epoque" e contribuisce a
consolidarlo. Fonda l'officina (che sarà poi) Chaix dove, come direttore
artistico, produce gli storici manifesti e coltiva un'ottima scuola di
disegnatori applicati alla cromolitografia. Troveremo con lui gente del calibro
di Meunier o Guillaume. Sarà anche decoratore, ma è nell'illustrazione il suo
principale operare. Tra manifesti, "copertine-manifesto" (che si
affermeranno grazie a lui), illustrazioni per libri, menù, cartoline e
spartiti, è una fucina interminabile di produzione. Suoi disegni si trovano
nelle migliori riviste francesi come L'Assiette au beurre, Le Rire, Cocorico.
Con Casino de Paris, Saxoléine e tanti altri esempi, è, insieme a Toulouse
Lautrec, il maestro a cui tutti i cartellonisti, in qualche modo, saranno
debitori.
Pagine 1(fino al 1888) - 2(1889-1891) - 3(1892-1895) - 4(1896-1932)
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