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Aleardo Villa

Ravello 1865 - Milano 1906  


Pittore e cartellonista. Studia a Milano presso l'Accademia di Brera, allievo dei pittori Bertini e Giuliano. Attorno al 1895 inizia la sua collaborazione con le Officine Ricordi di Milano che gli vale fama internazionale. Qui si occupa prevalentemente della pubblicità per la ditta Mele di Napoli e contribuisce, insieme a Hohenstein e a Metlicovitz, alla formazione della "linea rappresentativa" del manifesto, che sarà scuola per i futuri grafici.
(Mughini G., Scudiero G.,  Il manifesto pubblicitario italiano,  Nuova Arti Grafiche Ricordi, Milano 1997)

Formatosi all'Accademia milanese di Brera fu pittore e, soprattutto, un eccellente cartellomsta negli anni a cavallo del secolo. Assunto alle Officine Grafiche Ricordi, attinse alla lezione stilistica dettata da Adolfo Hohenstein innestando elementi grafici più veristici. Abile incisore litografo, realizzò una trentina di cartelloni, mantenendo sempre una costante qualità pittorica e decorativa, al punto da influenzare altri artisti che frequentarono in seguito lo stampatore milanese (Malerba e Beltrame in particolare). Operò quasi esclusivamente nel campo del manifesto pubblicitario per prodotti commerciali, (AA.VV., Catalogo Bolaffi del Manifesto Italiano, Giulio Bolaffi Editore, Torino 1995)   

Formatosi all'Accadamia di Brera, alterna alla pittura, dove eccelle nel ritratto, l'attività pubblicitaria presso Ricordi per cui disegnerà numerosi cartelloni. Sarà uno degli artisti che si occuperà delle campagne promozionali dei Magazzini Mele di Napoli e della reclame per la Talmone. Con uno stile fra l'ottocentesco e la scelta delle campiture piatte, si troverà in una posizione comunque gradita al pubblico. Suo il manifesto per Caffaro del 1897. Collaborerà, con illustrazioni, a numerose riviste. Morirà suicida nel 1906 a seguito della scomparsa della moglie (figlia di Cavallotti).
(AA.VV., Nei dintorni di Dudovich, Catalogo della mostra, Modiano, Trieste 2002)  

 


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