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Ettore Tito

Castellammare di Stabia 1859 – Venezia 1941

Nasce a Castellammare di Stabia il 17 dicembre 1859. Ancora adolescente si trasferisce con la madre a Milano e poi a Venezia. Qui, nel 1871, viene ammesso per la sua attitudine al disegno alla Reale Accademia. Nel 1876 comincia a lavorare facendo illustrazioni e disegni per alcuni giornali e per scatole di cerini. I colori veneziani, il mare e la città gli sono di ispirazione per i suoi paesaggi e i dipinti di genere. Negli anni della formazione guarda i grandi maestri, Rubens e Tiepolo, per una pittura di movimento e di scorcio. Espone per la prima volta nel 1887 con Peschiera Vecchia. In quest'occasione conosce la pittura di Favretto che lo aiuta a modulare, con rapide pennellate, la stesura disegnata delle figure e dei paesaggi lagunari. Nel 1894, dopo un viaggio a Monaco e a Vienna, partecipa alla Triennale di Milano ed è presente, nello stesso anno, alla "I Biennale" di Venezia. Nel 1895 viene chiamato a insegnare Pittura all'Accademia Reale di Venezia. Nei primi anni del Novecento si dedica anche alla scultura. La sua ricerca pittorica intanto acquista una maggiore libertà nella pennellata più sciolta e quasi impressionistica, che bene si esprime nei paesaggi e nelle allegre scene di vita. Nel corso degli anni espone periodicamente m mostre personali e rassegne espositive in Italia e all'estero. Realizza inoltre decorazioni ad affresco su commissione e importanti opere pubbliche. Lavora instancabilmente fino al 1940, anno della sua ultima esposizione veneziana. Muore a Venezia il 26 giugno 1941.
(Cat., Il colore del lavoro,  mostra Milano, Torino, Piacenza, Electa, Milano 1991)


1905