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                                   Armando Testa 1

Torino 1917 – 1992


Pittore e cartellonista, certamente è stato il più importante pubblicitario italiano del dopoguerra. Esordì nel 1937 vincendo, con un suo bozzetto, il concorso per un cartellone per le vernici ICI (mai stampato); ma i suoi primi manifesti pubblicitari, dall'inconfondibile stile di estrema sintesi, sempre velato da una vena umoristica, risalgono al 1945 (periodico «Il Viandante» e Coloranti «Tea»). Alla fine degli anni Quaranta Testa aprì uno studio nella sua città, destinato a divenire nel giro di alcuni anni la più importante agenzia pubblicitaria interamente italiana. Numerosi sono i cartelloni recanti la sua firma nel periodo del boom economico in Italia, in buona parte per prodotti commerciali (Lavazza-Paulista; Digestivo Antonetto; Re Carpano; Punt&Mes ecc.), ma anche per rassegne e mostre di importanza nazionale. Di rilievo i manifesti realizzati con inchiostri fluorescenti (qualche soggetto per Facis e due per Carpano in serigrafia). I lavori di maggiore interesse grafico risalgono al primo periodo (entro la fine degli anni Cinquanta), prima che lo Studio Testa facesse ricorso con maggiore frequenza a immagini fotografiche. Negli ultimi anni l'artista torinese, pur continuando a operare attivamente nella propria agenzia, si dedicò con maggiore impegno alla pittura, non tralasciando di disegnare manifesti per vari avvenimenti (Salone del Libro 1988; Torino '90; Expo Arte Bari).
(AA.VV., Catalogo Bolaffi del Manifesto Italiano, Giulio Bolaffi Editore, Torino 1995)   

E' stato uno dei massimi grafici e pubblicitari italiani, dotato di una straordinaria capacità immaginativa, che ha espresso in una produzione ricca e diversificata: invenzioni facete, cartoline augurali, spot televisivi, personaggi tridimensionali, e via dicendo. Ha saputo servirsi di diversi linguaggi grafici e forme comunicative, abilmente piegate alle richieste della committenza senza che questo limitasse la sua creatività: accanto a sofisticati esempi di un'arte "concettuale" applicata alla grafica, troviamo immagini più elementari adatte a essere comprese e accettate dal grande pubblico. I suoi lavori sono sempre caratterizzati da un uso metaforico delle immagini, di straordinaria efficacia.
(AA.VV., Il linguaggio visuale. Strumenti e tecniche, Atlas, Bergamo 2003)

Nato come tipografo, Armando Testa si applicò alla grafica pubblicitaria dopo aver vinto un concorso per un manifesto nel 1937. Ispiratosi all'inizio ad artisti quali Carboni, Sepo o Munarì, aprirà, nel 1946, uno studio  pubblicitario a Torino. Adotterà una tecnica moderna di comunicazione che lo farà arrivare ad un grande successo. Suo il famoso Punt e Mes realizzato con un punto ed un mezzo punto. Suo il Re Carpano e l'Elefante della Pirelli. Diventerà Armando Testa s.p.a. e il suo studio giungerà ad un livello tale da competere  con le maggiori aziende pubblicitarie del mondo. 
(AA.VV., Nei dintorni di Dudovich, Catalogo della mostra, Modiano, Trieste 2002)  


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Link all'agenzia Armando Testa: http://www.testa.it/styled/home_flat.html

Pagine: 1(fino al 1960) - 2(1961-1989) - 3(1990 ad oggi)