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            Aleardo Terzi

Palermo 1870 – Castelletto Ticino 1943  


Pittore, illustratore, grafico e cartellonista. Frequenta per breve tempo l'Accademia di Belle arti di Palermo. Nel 1891-92 partecipa all'Esposizione Nazionale di Palermo, dove si afferma come pittore. Il successo lo porta a Roma, dove collabora come illustratore a due rubriche fisse della "Tribuna Illustrata". Nel 1897, sempre a Roma, si occupa dell'illustrazione di una collana di libri dedicata all'infanzia presso l'editore Enrico Vogherà e conosce Giovanni Maria Mataloni. Quest'ultimo lo segnala a Milano alla casa editrice Ricordi, dove si trasferisce nel 1898 e realizza vari manifesti non firmati, vari spartiti musicali e due serie di cartoline in occasione del trigesimo della morte di Verdi (1901) e dell'apertura delle stagioni alla Scala (1901-02). 
(Mughini G., Scudiero G.,  Il manifesto pubblicitario italiano,  Nuova Arti Grafiche Ricordi, Milano 1997)

Pittore, illustratore e cartellonista. Terzi è considerato uno dei maestri del manifesto italiano. Formatosi a Palermo e a Roma in ambienti artistici cosmopoliti, attorno al 1900 illustrò il  quotidiano  «La Tribuna Illustrata»  (con Lionn e Maialini), nonché l'annuario «Novissima». In quegli anni iniziò a disegnare manifesti pubblicitari per l'Istituto d'Arti Grafiche di Bergamo e per Ricordi di Milano, realizzando complessivamente una trentina di soggetti per rassegne, manifestazioni e pubblicità commerciale, di notevole qualità pittorica. Terzi dimostrò di passare con scioltezza da temi prettamente commerciali (es. «Dento!») a una grafica dalle influenze simboliste (es. «Esposizione di Roma», 1911), dalle linee analoghe a quelle di alcune opere di Leopoldo Metlicovitz. Nel 1913 si fece promotore, realizzando alcune magnifiche pitture divisioniste, della Secessione Romana che, seppur in ritardo rispetto ai similari movimenti europei, si colloca con autorevolezza nelle correnti artistiche italiane.
(AA.VV., Catalogo Bolaffi del Manifesto Italiano, Giulio Bolaffi Editore, Torino 1995)

Prolifico illustratore, autore di réclame per numerose ditte, collaboratore di quasi tutte le riviste italiane del suo periodo, Terzi è uno dei migliori esponenti del liberty italiano. Disegna per Novissima e Ars et Labor; come cartellonista lavora per Ricordi e per Chappuis. Fa parte, fra il 1913 e il 1916, del gruppo della Secessione romana. Per l'editore Ricordi disegna anche diverse cartoline. Sarà, dal 1925, direttore dell' Istituto d'Arte del Libro di Urbino. 
(AA.VV., Nei dintorni di Dudovich, Catalogo della mostra, Modiano, Trieste 2002)  

 


1898

 


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