Pablo Picasso Ruiz
Malaga 1881 - Mougins 1973
Dopo un'iniziale attività a Barcellona in una cerchia d'avanguardia, si
stabilì a Parigi nel 1904. Artista pefettamente padrone dei propri mezzi,
aperto agli stimoli intellettuali più vivi del suo tempo, è considerato
una delle personalità più importanti dell'arte del Novecento per la vastità
e la complessità della sua opera: dopo un'esperienza post-impressionista
e di influenza cézanniana ("periodo blu", "periodo rosa"), diede vita
con Braque al movimento cubista (1907); nel primo dopoguerra recuperò
in tono profondamente moderno la figurazione classica avvicinandosi anche
al surrealismo e dedicandosi inoltre alla scultura; dagli anni Cinquanta
esegui variazioni su opere famose di grandi artisti del passato e praticò
soprattutto il disegno, la ceramica, l'incisione. Il suo impegno civile
e politico divenne esplicito durante la guerra civile spagnola con opere
come la feroce e volutamente oscena serie di incisioni antifranchiste
(Minotauromachia, 1935) e il dipinto Guernica (1937) e continuò in seguito
con opere di intento pacifista (manifesto della Colomba della pace).
(Philippe
Robert, Il linguaggio della grafica politica, Mondatori, Verona
1981)
Nato a Malaga, il più ammirato e il più criticato dei giganti del XX secolo.
Il più celebre spagnolo di Parigi. Simbolista durante i periodi «blu»
e «rosa», non nasconde la sua
simpatia per la gente del popolo e l'atmosfera melodrammatica delle scene
della vita degli umili. All'aneddoto si sostituisce allora il linguaggio
dei gesti e degli atteggiamenti. Fortemente e durevolmente segnato dall'ascendente
simbolista, oltre ai suoi soggetti Picasso idealizza la linea e il colore,
quasi monocromo, di cui si avvale. La Miseria umana riveste le apparenze
non temporali di prove inflitte dal destino all'umanità, oppure questi
personaggi non sono per Picasso che figure del suo stesso stato d'animo.
Approccio che non potrebbe essere più fedele allo spirito del simbolismo
e lontano mille miglia dall'espressionismo nel quale si sono voluti inscrivere
questi due primi periodi dell'artista. Questo espressionismo lo si constaterà
più tardi, con l'improvvisa fiammata cromatica delle opere successive,
fiammata che non mancò di prefigurare il fauvisme e l'espressionismo della
Brucke, ma da cui il giovane pittore si distoglierà, anche in questo caso,
assai rapidamente.
(Gibson
Michael, Il simbolismo, Taschen, Koln 1997)
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