Adolfo Magrini
Argenta
1874 – Milano 1957
Dopo una prima esperienza francese, studiò a Napoli
alla scuola di Domenico Morelli, ed espose alle biennali di Venezia e
di Milano del 1906. Artista poliedrico, fu attivo anche nei settori della
scenografia teatrale, dell'archeologia e della letteratura. Oltre ad aver
illustrato numerosi libri e riviste («Novissima», 1903-1910), si dedicò
anche al manifesto pubblicitario, ma con pochi lavori, quasi tutti di
eccellente qualità pittorica e in pura chiave simbolista, stampati dagli
editori Chappuis di Bologna e Ricordi di Milano.
(AA.VV., Catalogo Bolaffi del Manifesto Italiano, Giulio Bolaffi
Editore, Torino 1995)
Allievo del Morelli a Napoli, ebbe
un'intensa attività di pittore che lo portò
ad esporre sia in Italia che all'estero. Si
occupò di incisione e di grafica pubblicitaria e produsse manifesti per
Chappuis di Bologna. Notevole anche
la produzione in questo campo, connotata da un'ispirazione alle atmosfere
tedesche, da Von Stuck ad Hohlwein, che richiamano
talvolta suggestioni allegoriche e mitologiche.
Fu anche illustratore di libri.
(AA.VV., Nei dintorni di Dudovich, Catalogo
della mostra, Modiano, Trieste 2002)
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