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 Guttuso

Bagheria1912

Nasce a Bagheria il 2 gennaio 1912. Dopo aver terminato gli studi liceali a Palermo nel 1930, frequenta lo studio del pittore futurista Pippo Rizzo. Espone per la prima volta nel 1928 alla "Mostra Sindacale Siciliana". Nel 1931 è ammesso con due opere alla "I Quadriennale Nazionale d'Arte" di Roma. Nel 1932 partecipa alla mostra "Gruppo di pittori siciliani" alla Galleria II Milione di Milano. In occasione di un suo secondo viaggio a Roma, Guttuso conosce Mafai, Cagli, Melli, Fazzini, Ziveri, Mirko e Levi. Tra il 1935 e il 1936 compie il servizio militare a Milano dove entra in contatto con gli ambienti culturali milanesi; stringe amicizia con Birolli, Sassu, Fontana e Manzù, gli architetti Persico e Pagano e i critici De Grada e Morosini. Nel 1937 si stabilisce a Roma; il suo studio, condiviso con Colacicchi e Toti Scialoja, diventa un importante luogo di incontro per gli artisti. Nel 1938, tiene la sua prima personale alla Galleria La Cometa di Roma. È presente, nel 1939 alla "III Quadriennale" romana e aderisce a Corrente, esponendo con Birolli, Merlotti, Sassu, Cassinari, Mafai, Migneco, Valenti, Franchina e Treccani alla seconda mostra del movimento alla Galleria Grande di Milano. Ciò che caratterizza l'attività pittorica di Guttuso, sin dal suo esordio, è l'immediata opposizione alle tematiche formali della pittura ufficiale e l'impegno sociale che emerge duramente e con violenza sin dalle sue prime opere, caratterizzate da un realismo quasi brutale nella sua espressività di toni e colori drammatici. Nel 1944 partecipa alla Resistenza e dopo la liberazione di Roma viene pubblicato il Gott mit Vns, un album di disegni realizzato per ricordare la lotta del popolo italiano contro il fascismo. Nel 1945 compie numerosi viaggi in Francia dove conosce e diventa amico di Picasso. Nel 1947 è tra i fondatori del Fronte Nuovo delle Arti con Birolli, Corpora, Merlotti, Turcato, Santomaso, Vedova, e gli scultori Fazzini, Leoncillo e Viani. Il gruppo costituisce un punto di coagulo di forze creative che nel primissimo dopoguerra si propone, attraverso una pittura realista e quindi facilmente comprensibile, di dare un apporto completo all'individuazione dei problemi della società, dimostrando un interesse rivolto più agli aspetti etici e politici che a quelli espressamente artistici. Nel 1948 Guttuso partecipa con il Fronte alla "XXVI Biennale" di Venezia. Espone nel 1949, alla Galleria del Secolo di Roma, le opere dei cicli "Acciaierie di Terni e di Scilla" e nel 1950 partecipa alla Biennale di Venezia, con l'opera Occupazione delle terre incolte in Sicilia e tiene la sua prima personale a Londra alla Hanover Gallery. Nel 1951 viene eletto membro del Comitato centrale del PCI e diventa infatti il pittore ufficiale del partito. Nel 1958 viene allestita alla ACA Gallery e alla Heller Gallery di New York la sua prima personale americana. Il Museo Puskin di Mosca organizza, nel 1961, una sua antologica di 150 opere che viene in seguito trasferita all'Ermitage di Leningrado. Nel 1964 presenta alla Galleria II Milione di Milano una serie di dipinti e disegni di figure femminili, stanze, paesaggi e nature morte. Nel 1966 realizza il ciclo di opere sull'"Autobiografia". Nel 1968, particolarmente colpito dalle manifestazioni giovanili, esegue il grande pannello Il giornale murale: maggio 1968. Negli anni Settanta partecipa a importanti rassegne e mostre nazionali e intemazionali. Nel 1973, profondamente turbato dalla morte di Picasso, esegue una serie di opere in suo ricordo. Per tutto il 1974, Guttuso lavora alla realizzazione di un'altra grande opera, La vucciria, che dona all'Università di Palermo. Nel 1976 partecipa alla Biennale di Venezia nella sezione "Attualità internazionale 1972-76". Nel 1978 il Museo di Stoccolma allestisce un'ampia retrospettiva di dipinti e disegni. Negli anni Ottanta, continua la sua attività espositiva in grandi mostre e antologiche a lui dedicate. Muore a Roma l'8 gennaio 1987.
(Cat., Il colore del lavoro,  mostra Milano, Torino, Piacenza, Electa, Milano 1991)

 

 

 

 


1949