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Roberto Franzoni

Bologna 1882 - 1960


Pittore, illustratore, cartellonista. Compie i suoi studi presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna, rivelando, fin da giovanissimo, un notevole talento. La sua formazione risente dell'influenza del cecoslovacco Mucha. E' stato definito il "professore della foglia", per le decorazioni floreali e vegetali che accompagnano i suoi ritratti femminili, tanto care al Liberty.
(Mughini G., Scudiero G.,  Il manifesto pubblicitario italiano,  Nuova Arti Grafiche Ricordi, Milano 1997)

Pittore, illustratore, cartellonista. Dopo gli studi compiuti all'Accademia di Belle Arti di Bologna, attratto dal modernismo liberty, esordisce nel 1899 con disegni, acquerelli, olii, pannelli decorativi, influenzati dallo stile decorativo di Mucha, imperante a quei tempi. La sua maniera pittorica si caratterizza successivamente per i contorni nitidi, per la nitida disposizione dei volumi e dei toni cromatici, per la netta definizione delle figure, quasi ritagliate e riassunte in variopinti collaquanto svolta modestamente, da artista alieno da smanie di protagonismo, contraddistinto da una singolare, anacronistica "coerenza", Franzoni non partecipa ne a personali ne a collettive, ad esclusione di qualche presenza alle mostre della Società Francesco Francia di Bologna. Nel 1960, anno della morte, è la Repubblica di San Marino, per cui aveva disegnato bozzetti di numerose serie di francobolli, a dedicargli la sua prima mostra personale.
Solo recentemente è stato recuperato dalla critica il suo valore di artista poliedrico, coerente ed originale, nonostante l'ostinata fedeltà ad un "floreale" fuorimoda, soprattutto nell'ambiente emiliano/romagnolo, più incline al verismo o all'espressionismo. Definito "professore della foglia" per l'inclinazione ad indulgere nell'ambientare le sue affascinanti figure muliebri, costanti delle sue rappresentazioni grafiche, tra tralci di vite, gigli, iris e mimose, motivi assai cari al Liberty.
Esegue inoltre decorazioni per arazzi, pannelli e pergamene. Fin dai primi anni del secolo si dedica all'attività cartellonistica con numerosi, fortunati manifesti: "L'Avvenire d'Italia" (1902), "Bologna feste di maggio 1904", "Bologna - feste di primavera 1905", "Faenza - centenario di Evangelista Torricelli, 1908". Attorno agli anni Dieci realizza vari manifesti a soggetto balneare per Cesenatico (1910 e 1914), Pesaro e Senigallia.
(Cat., Il mare di Dudovich, Fabbri Editori, Milano 1991)

 


1905

 


1910

1913 ca


1914


1919

 


1924

1931