Alfredo Cavadini
Verona 1905
Dopo
un tirocinio presso la Barabino & Graeve di Genova (ove esporrą alla
Mostra d'arte futurista del 1927), Cavadini entra, nel corso degli anni
Venti, a lavorare per la tipografģa Gros Monti di Torino, per la quale
darą vita alle
sue migliori creazioni. Personaggio schivo, ha sempre uno stile personale
ed efficace che trae spunti dalla lezione di Cappiello nella quale si
innestano elementi della grafica cara agli esponenti del secondo Futurismo.
Su queste basi Cavadini ha dato vita ad alcuni cartelloni veramente riusciti,
come l'omino-fiammella del gas, o il pupazzo di latta della Italsoja Rossi.
Circa venti sono
i suoi manifesti noti.
(AA.VV., Catalogo Bolaffi del Manifesto Italiano, Giulio Bolaffi
Editore, Torino 1995)
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