Umberto Boccioni Reggio Calabria 1882 - Verona 1916 Pittore autodidatta, uno dei personaggi fondatori,
nel 1909, della pittura futurista (con Russolo, Balla e Severini). In quel
periodo Boccioni, a cui hanno evidentemente giovato le esperienze acquisite in
giro per l'Europa agli inizi del secolo, crea uno straordinario insieme di
pitture che rimangono a tutt'oggi tra le più importanti dell'arte mondiale del
Novecento. Nel campo dell'illustrazione cartellonistica, l'artista reggino ha
eseguito un solo manifesto, quello per l'Esposizione di pittura e scultura di
Brunate, del maggio 1909 (dunque creato prima della sua adesione al Futurismo).
È un cartello di gusto simbolista di grande raffinatezza, stampato dalle Arti
Grafiche Chiattone nella sola misura di 70x50 cm. Pittore e scultore italiano. Nel 1898 si stabilisce a Roma, fa subito la conoscenza di Gino Severini e, nel 1902, di Giacomo Balla. Quest'ultimo è di ritorno da Parigi, dove ha conosciuto Seurat. Tra il 1905 e il 1908, viaggi in Russia, in Francia e attraverso l'Italia. A Milano conosce Marinetti. Nel 1910 firma il «Manifesto dei pittori futuristi». Nel 1914 pubblica Pittura Scultura futuriste. Muore per un incidente al fronte nel 1916. Purtroppo la sua morte ci ha privati di un'opera scultorea che si annunciava magistrale e rimane il rimpianto che l'artista non abbia potuto mostrare in questo campo un talento forse ancora più innovatore che in pittura. A Roma dal 1899, frequenta con Severini lo studio di Balla. Trasferitosi a Milano nel 1907, conosce Marinetti e promuove la nascita e l'affermazione del futurismo in pittura: scrive con gli altri i principali manifesti (Manifesto del pittori futuristi, La pittura futurista - Manifesto tecnico, del 1910), tiene conferenze (La pittura futurista a Roma nel 1911) e organizza le mostre del gruppo. Entrato in contatto con il cubismo, nel '12 partecipa alla prima tournée europea dei pittori futuristi (Parigi, Londra, Berlino e altre città) e a tutte le successive mostre del movimento in Italia e all'estero. Nel '12 scrive il Manifesto tecnico della scultura futurista ed espone i risultati delle ricerche in questo campo nel '13 al Teatro Costanzi a Roma e in una personale alla Galerie La Boetie a Parigi (con ulteriore testo teorico). Tra il '13 e il '14 prende parte a diversi dibattiti internazionali sulle riviste "Der Sturm" e "Lacerba" con Apollinaire, Léger e Delaunay. Nel '14 pubblica il volume Scultura pittura futurista - Dinamismo plastico. Nel '15 si arruola nell'esercito e muore a Verona l'anno Nasce a Reggio Calabria il 19 aprile 1882.
Nei suoi primi anni viaggia spesso per seguire la famiglia che si trasferisce
poi a Roma nel 1899. Qui frequenta la Scuola Libera del Nudo. Conosce
Gino Severini e Balla la cui lezione divisionista, a piccoli e rapidi
tocchi di colore, influenzerà per lungo tempo il modo e i temi della sua
ricerca pittorica. Dopo un breve viaggio a Parigi, nel 1906 parte per
la Russia, e dopo aver soggiornato a Padova e Venezia si stabilisce a
Milano nel 1907. In questi anni la sua ricerca si muove ancora in ambito
simbolista ed espressionista, risentendo dell'influenza di maestri come
Beardsley e Munch. Nel 1910 conosce Marinetti, frequenta Cambellotti e
Sironi e nello stesso anno firma, con Carrà, Russolo e Severini il Manifesto
dei Pittori Futuristi; nel 1911 sottoscrive, con gli stessi artisti, Pittura
Futurista - Manifesto Tecnico. Sempre in quell'anno, inizia a realizzare
opere scultoree: Testa + casa + luce e Fusione di una testa e di una finestra,
che evidenziano il mutamento e la trasposizione tridimensionale della
sua ricerca e analisi della compenetrazione dei piani e delle forme. Nel
1912 firma il Manifesto Tecnico della Scultura Futurista, in cui si anticipa
una linea di scultura sperimentale fatta di assemblaggi e fusione di materiali
diversi (Testa + casa + luce. Fusione di una testa e di una finestra.
Vuoti e pieni astratti di una testa). Nel 1913 espone al Teatro Costanzi
di Roma nuovi dipinti futuristi e presenta le sue sculture alla Galleria
La Boetie di Parigi. Nel 1914 pubblica il volume Pittura e scultura futuriste,
ma contemporaneamente ricerca una maggiore analisi della realtà e della
quotidianità più drammatica che si esprimerà in opere come Bevitore e
Sotto la Pergola di Napoli. Dopo un periodo di crisi, nel 1915 si arruola
nel Battaglione Volontari Ciclisti insieme a Marinetti, Sant'Elia, Sironi
e Russolo. Muore in seguito a una caduta da cavallo il 17 agosto del 1916.
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