Dario Bernazzoli
Genova 1908 - 1999
Inizialmente opera come apprendista litografo presso
la grande tipografia genovese Barabino & Graeve. Alla fine degli anni Trenta
apre uno studio pubblicitario nel capoluogo ligure e poi a Milano. Sono del
primo dopoguerra i suoi manifesti migliori (caratterizzati da uno stile
moderno). Oltre all'interessante disegno per la Esso Motor Oil, è nota una
serie di manifesti per la Compagnia di navigazione Home Lines. Più modesti i
cartelli di propaganda per manifestazioni liguri degli anni Sessanta.
(AA.VV., Catalogo Bolaffi del Manifesto Italiano, Giulio Bolaffi Editore,
Torino 1995)
Nasce a Genova l'11 aprile 1908. Nel 1924 entra come apprendista grafico alla Industria Litografica Barabino & Graeve (già Adolfo Barabino) che ha sede in San Fruttuoso, in via Aldo Manuzio. Nel 1928 il suo maestro, Mario Bertoglio, un torinese, lascia l'azienda, apre un suo studio di grafica pubblicitaria a Genova, in via Ettore Vernazza e lo invita a seguirlo. Un anno dopo gli cede lo studio. Per una decina d'anni Bernazzoli ha una clientela formata prevalentemente da piccole ditte: cura pieghevoli, opuscoli, locandine, fotomontaggi. Negli anni dal 1939 al 1941 è a Milano: ha studio in piazza San Babila e frequenta una trattoria di artisti in via della Spiga, dove ha modo di familiarizzare con il gruppo Corrente. Qualche volta si reca al ristorante Bagutta, dove incontra Domenico Cantatore, Ottone Rosai, Francesco Messina, Bruno Cassinari, Remo Brindisi. Nel 1946 vince il concorso per il manifesto della Costituente e, nel 1947, il manifesto Croisière de Noel per la Fratelli Cosulich colpisce Cassandre, il pittore e grafico francese di origine russa, pioniere della cartellonistica moderna. Cassandre lo invita persino a lavorare nel suo atelier, offerta che Bernazzoli rifiuta poiché preferisce ritornare a Genova. Qui, infatti, ha la possibilità di lavorare con clienti importanti: Morteo, Ansaldo, Liva, Italsider, Giacomo Costa fu Andrea (campagna per Olio Dante e confezione per olio di semi di arachide Oio), Mobil Oil, Esso Standard Oil (Società italo americana del Petrolio). Intensa è anche la collaborazione con le Compagni edi navigazione: Home Lines, Fratelli Cosulich, Henry Coe & Clerici, Italia, Lloyd Triestino, Adriatica, Tirrenia, The Hellenic Mediterranean Lines. Nel 1956, al numero 3 di piazza Corvetto, con Marco Biassoni, Flavio Costantini ed Ettore Veruggio dà vita allo Studio Grafico Firma. Nel 1960 vince il concorso per il bozzetto per la Fiera Internazionale di Genova. Durante gli anni Settanta coltiva costantemente la passione per la pittura: nei suoi dipinti, dal minuzioso sapiente ricamo compositivo, amorevolmente ispirato nei temi alla terra ligure, traspare una toccante dolcezza di sentimenti e di colori. In ogni sua opera fa capolino una lumachina, che, come lo stesso illustra in un intervista: "E un'immagine legata al ricordo della mia infanzia: allo stupore di un bimbetto incuriosito, nel giardino della nonna, dall'incedere, appunto, di una lumachina. La prima, pittoricamente, la posi ai margini di un bosco: dava vita alla composizione. Poi la ripresi in altri soggetti. Ora me la chiedono sempre". Muore a Genova il 24 giugno 1999.
(Piazza Mario (a cura di), Una firma per sei, Catalogo della mostra,
Corigraf, Archivio Storico della Pubblicità, Genova 2002)
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