Mario Stroppa (Marius)
Pandino
1880 – 1962
Studiò
all'Accademia di Brera dedicandosi al cartellonismo sin dall'inizio del
Novecento (qualche lavoro per l'editore bolognese Chappuis). Nel 1906
vinse il primo premio al concorso per il manifesto dell'Esposizine Internazionale
di Milano con un disegno aereo-panoramico dei padiglioni della rassegna.
(AA.VV., Catalogo Bolaffi del Manifesto Italiano, Giulio
Bolaffi Editore, Torino 1995)
È un autodidatta, pur con una breve preparazione
accademica (Brera). Artista dal segno inquieto di chiara ascendenza monacense,
Marius (pseudonimo con cui era solito firmarsi) sviluppa un'intensa
attività in campo cartellonistico. Suo il manifesto per Il Resto del
Carlino (1908) di rara efficacia simbolica. Illustra per varie riviste,
fra cui Il Secolo XX, e partecipa, nel 1910, all'esposizione di Bruxelles
con una serie di pannelli che hanno per tema le diverse città italiane.
Gli sarà caro il problema urbanistico e progetterà soluzioni
interessanti in questo campo che, però, incontreranno diverse contrarietà. Nel
1912 fu tra i partecipanti al concorso per la progettazione della
stazione di Milano. Ad un certo punto decise di ritirarsi nella sua
Pandino (Cremona) dove visse sino alla fine dei suoi giorni.
(AA.VV., Nei dintorni di Dudovich, Catalogo
della mostra, Modiano, Trieste 2002)
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