Gino Boccasile 1 Bari 1901 - Milano 1952 Si diploma alla Scuola d'Arte e Mestieri di Bari. Nel 1932 si trasferisce a Milano dove
collabora con lo studio pubblicitario di Achille Mauzan. Illustratore di successo,
propone un'immagine di donna sensuale e procace, simbolo della bellezza femminile,
ampiamente sfruttato, in seguito, nel campo pubblicitario. Durante la guerra realizza
numerosi cartelloni per la propaganda fascista, per la Repubblica Sociale Italiana e per
la Campagna Antitubercolare. Nel 1934 espone a Parigi al Salone degli Indipendenti e
nel 1936 partecipa, a Roma, alla I Mostra del Cartellone. Tra
i più apprezzati e quotati cartellonisti italiani, Gino Boccasile, scomparso a
soli 51 anni, raggiunse la notorietà disegnando procaci donnine per le
copertine della rivista «Le grandi firme» edita negli anni Trenta da
Pitigrilli. Fu essenzialmente un autodidatta. La sua prima prova
pubblicitaria dovrebbe essere il disegno del vecchio marchio delle posate
Wellner distribuite da Valsodo (i tre nanetti). La sua attività di grafico del
manifesto e affini fu intensa e firmò campagne per numerose aziende fra cui
Ramazzotti, Paglieri, Besana. Il suo nome è legato alla creazione della
Signorina Grandi Firme (copertine per la rivista di Pitigrilli) che entrò con
forza nell'immaginario collettivo
popolare della metà degli anni '30. Collaborò con molte riviste (Bertoldo,
Settebello, Grazia, ecc.). Disegnò cartoline e manifesti sia militari che di
propaganda fascista e per la Repubblica Sociale Italiana.
Pagine: 1(fino al 1939) - 2(1940-1943) - 3(1944-1952)
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